L’Aula Magna dell’Isis Deganutti di Udine è stata teatro dell’importante evento Erasmus Peace FVG, promosso da Regione FVG e Indire, diretto a favorire l’internazionalizzazione, la mobilità studentesca, l’incontro di lingue e culture e la partecipazione civica degli studenti nell’ambito dell’Unione Europea.

“La nostra è una scuola particolarmente attenta e coinvolta nell’internazionalizzazione con l’obiettivo di rinforzare e aprire la strada all’Europa e alla mobilità studentesca, per favorire una crescita consapevole a livello personale e professionale”, ha dichiarato in apertura dell’incontro la Dirigente scolastica dell’Isis Deganutti di Udine, professoressa Maria Rosa Castellano, facendo gli onori di casa. La Dirigente ha sottolineato come lo studio delle lingue straniere, uno dei fiori all’occhiello del Deganutti, abbia tra i suoi obiettivi principali proprio quello di “ampliare i nostri orizzonti, mentali, culturali e decisionali”.

“Conoscere meglio l’altro per conoscere meglio se stessi. Conoscere le lingue ma anche le altre persone. Sono questi i valori che ci piacciono”, ha affermato Matteo Minà, intervenuto in rappresentanza dell’Agenzia Nazionale Indire, rivolgendosi a una rappresentanza di studenti delle classi quarte e quinte della nostra scuola presenti in aula magna, alcuni dei quali già avvezzi all’internazionalizzazione per aver appena partecipato al progetto Aiccre “L’Europa che vorrei” e a uno scambio linguistico in Spagna, a Salamanca. “Nato nel 1987, in quasi 40 anni, l’Erasmus ha spostato 13 milioni di ragazzi che si sono spostati per fare percorsi all’estero, non solo di studio all’Università. Ci sono molteplici opportunità che si possono reperire sul sito Erasmus +”, ha aggiunto chiedendo ai ragazzi un confronto su cosa è per loro l’Europa e cosa si aspettano da essa.

I nostri studenti hanno potuto poi ascoltare dalla testimonianza diretta di due giovani poco più grandi di loro cosa significhi veramente vivere un progetto Erasmus. Monica e Nicola, due ‘ambassador’ di Erasmus Student Network, rientrati da due esperienze di Erasmus in due città spagnole, hanno testimoniato ai ragazzi l’importanza di sperimentare un simile periodo di studio o tirocinio all’estero. “Conosci persone che ti accompagnano per tutto il resto della vita. A livello umano è un’esperienza che fa crescere tantissimo. Vivi a contatto con altri studenti, internazionali e locali, e si crea una bolla, un incubatore di esperienze che sui libri e a casa non si trovano. E’ una carta importantissima da segnare anche sul proprio curriculum: non solo per la lingua appresa, ma anche come testimonianza della capacità di essere stati capaci di fare un simile percorso, da soli, all’estero. Si torna davvero cambiati”.

Un’importante panoramica su tutte le molteplici opportunità di esperienze, non solo di studio ma anche di tirocinio, offerte da Erasmus, a partire già dagli studenti delle scuole primarie, è stata offerta anche dalla professoressa dello Stringher di Udine Stefania Nonino, che ha testimoniato le esperienze già vissute dal suo istituto.